FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

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FACOLTÀ DI SCIENZE​​ DELL’EDUCAZIONE​​ 

Istituto universitario di insegnamento, di studio e di ricerca nell’ambito delle scienze riguardanti la teoria pedagogica e i fatti educativi.

1.​​ Precedenti storici.​​ Le f.s.d.e. sono di recente creazione. Benché l’espressione si sia generalizzata nella seconda parte del sec. XX, all’interno di uno stesso Paese o contesto culturale vengono usati oggi nomi diversi. Allo scopo di collocare in una adeguata cornice gli inizi e lo sviluppo delle prime f.s.d.e. propriamente dette, si accenna ad alcuni precedenti e, in particolare, al posto che l’insegnamento della​​ ​​ pedagogia ha occupato progressivamente nell’ordinamento scolastico. Dalle notizie sui seminari creati nel sec. XVII da Ch. Demia e da G. B. de​​ ​​ La Salle «per la formazione dei maestri di scuola» si desume che lo scopo prefisso era fondamentalmente pratico. Lo stesso si deve dire del​​ Seminarium praeceptorum​​ fondato da​​ ​​ Francke nel sec. XVIII. Nel corso del sec. XIX, per rispondere all’istanza di preparazione pedagogica degli insegnanti, viene organizzata la​​ ​​ scuola normale, nel cui programma è sempre più presente lo studio della pedagogia. In Italia detta scuola fu preceduta dalle scuole provinciali e dalla scuola superiore di​​ ​​ metodo (1845); quest’ultima (presso l’Università di Torino) fu trasformata in «cattedra di pedagogia». Nel 1887 venne creata la cattedra di pedagogia alla Sorbona (sospesa tra il 1917 e il 1956). Riferendosi alle università francesi, Compayré scriveva alla fine del sec. XIX: si «insegna la pedagogia, sia in una cattedra magistrale come a Parigi, sia in corsi e conferenze come a Lione e a Tolosa»; e precisava che la pedagogia era chiamata ufficialmente «science de l’éducation». Negli Stati Uniti i​​ Departments of the Science and Art of Teaching​​ si erano diffusi notevolmente. In diverse università tedesche (Jena, Heidelberg, Halle, Lipsia), fin dal sec. XVIII i professori di filosofia erano tenuti a dettare un corso di pedagogia (Pädagogik).​​ Sono noti, in particolare, i testi delle lezioni di​​ ​​ Kant e di​​ ​​ Herbart.

2. Scuole e istituti di s.d.e.​​ Iniziative più organiche vengono attuate nei primi decenni del sec. XX. Nel 1912,​​ ​​ Claparède e Bovet fondano a Ginevra l’École des Sciences de l’Éducation​​ (Institut J. J. Rousseau),​​ intesa come centro di ricerca, d’informazione e di propaganda. Il suo motto (discat a puero magister)​​ ne esprime l’orientamento generale: portare gli educatori a una migliore conoscenza del bambino come presupposto per una educazione scientificamente valida. Precisando le origini dell’opera, Bovet scriveva:​​ «Je ne vis que le Tessin et l’Italie, où les​​ Scuole di Pedagogia​​ de Credaro inauguraient alors quelque chose d’analogue à ce que nous voulions créer» (Bovet,​​ 1932, 16). Nel 1929 l’Institut​​ fu affiliato alla f. di Lettere dell’università di Ginevra. Nello stesso anno il senato accademico approvò la risoluzione di​​ «étudier le plan d’une Faculté des Sciences de l’Éducation» (Bovet,​​ 1932, 131). Ma solo nel 1967 è creata in Francia una​​ licence​​ in s.d.e. Nel 1969 l’Istituto di psicologia e pedagogia di Lovanio venne trasformato in f. di psicologia e s.d.e. Nel 1937, a opera dei padri benedettini, era sorta in Brasile la Facultade Livre de Filosofia e Pedagogia, aggregata alla Università cattolica di São Paulo. Ma in nessuno di questi casi si trattava di una f.s.d.e. nel senso pieno del termine.

3.​​ La F.s.d.e. dell’Università Salesiana​​ (= FSE).​​ Nel 1941 erano iniziate invece a Roma, presso la Congregazione degli Studi, le pratiche per l’approvazione, «come f. di pedagogia», dell’Istituto fondato presso il Pontificio Ateneo Salesiano (= PAS) di Torino, da​​ ​​ Leôncio Da Silva (1887-1969), per iniziativa di P. Ricaldone, rettor maggiore dei​​ ​​ Salesiani e gran cancelliere del PAS. In un primo momento, le autorità vaticane ritengono che la pedagogia «non sia una scienza sufficientemente autonoma», constatando che non esistono istituti del genere «né nel campo ecclesiastico né in quello civile». Il parere favorevole di alcuni uomini di cultura (​​ Maritain, Garrigou-Lagrange, Paschini, Pende), la progressiva organizzazione dell’Istituto torinese e la serietà delle ricerche svolte e degli scritti pubblicati sulla rivista «Orientamenti Pedagogici» da P. Braido,​​ ​​ Calonghi, P. G. Grasso, R. Titone, spingono l’organismo vaticano ad accogliere la «novità», approvando nel 1956 l’Istituto Superiore di Pedagogia (= ISP). In momenti diversi collaborarono, nell’ISP / FSE,​​ ​​ Corallo, P. Gianola,​​ ​​ Sinistrero, G. Dho. L’approvazione sanzionava «il principio, secondo cui uno studio solido e rigoroso delle s.d.e. esige un tale complesso di ricerche teoriche, positive, storiche e tecniche, da giustificare l’organizzazione di un complesso​​ curriculum studiorum​​ altamente qualificato, a livello universitario» (Braido, 1956, 647). Nel dare la notizia ai lettori, un collaboratore di «Scuola Italiana Moderna» scriveva: «La prima f. di Pedagogia è sorta in Italia nel nome di don Bosco» (Giammancheri, 1957, 7-8). Di fatto il titolo di f.s.d.e. venne conferito ufficialmente nel 1973, quando il PAS diventò Università Pontificia Salesiana (= UPS), con sede a Roma. Sin dalla sua approvazione, l’ISP funzionò autonomamente come f. universitaria. Anzi, con la sua impostazione​​ teoretico-positiva​​ e la sua struttura scientifica​​ unitaria e complessa,​​ esso si configurò come un’istituzione originale nell’ambiente pedagogico degli anni ’60. Per l’attuazione dei compiti di ricerca e di docenza la FSE comprende oggi diversi istituti (teoria e storia, metodologia pedagogica, metodologia didattica e della comunicazione sociale, catechetica, psicologia, sociologia) e centri (consulenza psico-pedagogica, osservatorio della gioventù). I corsi si articolano nei seguenti curricoli di specializzazione: teoria-storia e metodologia dell’educazione, pedagogia sociale, pedagogia per la scuola e la formazione professionale, psicologia dell’educazione, pastorale giovanile e catechetica (in collaborazione con la f. di Teologia dell’UPS). All’interno della FSE funziona anche una scuola superiore di psicologia clinica. In stretto rapporto con l’ISP sorse a Torino l’Istituto Pedagogico delle​​ ​​ Figlie di Maria Ausiliatrice, trasferito a Roma ed elevato nel 1970 a Pontificia f.s.d.e. «Auxilium». Alle scelte teoriche e metodologiche della FSE si è ispirata l’impostazione di alcuni centri superiori, come la f. di Pedagogia dell’Università Pontificia di Salamanca (Spagna).

4.​​ F.s.d.e. e di scienze della formazione.​​ L’organizzazione degli studi pedagogici a livello universitario si presenta attualmente variegata e sono in corso profondi cambiamenti. A livello europeo sono in atto notevoli processi di innovazione e di coordinamento dell’università e dell’istruzione tecnico-superiore, in linea con quello che è stato detto il​​ ​​ processo di Bologna (1999). Le indicazioni europee e la domanda sociale di formazione, hanno portato in Italia a mutamenti anche nel settore educativo-scolastico. A livello universitario, già nel 1995, le f. di Magistero erano state soppresse e trasformate, per lo più, in f. di s. della formazione, al cui interno si collocava il corso di laurea in s.d.e., di quattro anni di durata, articolato in un biennio propedeutico e un successivo biennio con tre indirizzi (insegnanti di scienze umane, educatori professionali, esperti nei processi di formazione); anche nelle f. di lettere poteva essere attivato un corso di laurea in s.d.e. Ma queste stesse impostazioni, a seguito del processo di Bologna, sono state modificate, a cominciare dall’adozione di due cicli rispettivamente di tre anni (corso di laurea) e di due anni (corso di laurea Magistrale) a cui fa seguito il ciclo del dottorato (tre anni). Si sono avviati in molte sedi universitarie Master di specializzazione. Ma la situazione è ancora fluida e in processo, anche a seguito della riforma scolastica e della conseguente necessaria revisione del reclutamento e della formazione universitaria degli insegnanti, che a tutt’oggi (2007) non ha ancora avuto definitiva attuazione. In Spagna le​​ Escuelas Normales​​ si sono trasformate, nel 1970, in​​ Escuelas Universitarias de Formación del Profesorado;​​ esistono inoltre f. autonome di​​ Ciencias de la Educación.​​ Nelle università inglesi e nordamericane viene usato il nome di​​ School of Education;​​ e vi esistono​​ Teachers college​​ per la formazione degli insegnanti. In Germania hanno avuto una lunga tradizione le​​ Pädagogische Hochschulen;​​ negli anni ’70, dalla loro fusione con le​​ Fachhochschulen​​ o con le​​ Theologische Hochschulen​​ sono sorte le​​ Gesamt-hochschulen.​​ In America Latina la terminologia è varia. Al di là delle differenti modalità organizzative (​​ istruzione superiore,​​ ​​ organizzazione scolastica), è sempre più affermata oggi l’esigenza di un «sistema» di approcci scientifici diversi (storico, psico-sociologico, sperimentale, teorico, metodologico, tecnologico, didattico) alla realtà educativa.

Bibliografia

Bovet P.,​​ Vingt ans de vie.​​ L’Institut J.J. Rousseau de 1912 à 1932,​​ Neuchâtel / Paris, Delachaux & Niestlé, 1932; Braido P.,​​ Una scuola universitaria di pedagogia,​​ in «Orientamenti Pedagogici» 3 (1956) 647-650; Giammancheri E.,​​ La prima f. di pedagogia è sorta in Italia nel nome di don Bosco,​​ in «Scuola Italiana Moderna» 66 (1957) 17, 7-8; Debesse G. M. - G. Mialaret,​​ Trattato delle scienze pedagogiche,​​ 1.​​ Introduzione,​​ Roma, Armando, 1971; Malizia G. - E. Alberich (Edd.),​​ A servizio dell’educazione. La FSE dell’UPS,​​ Roma, LAS, 1984; Prellezo J. M.,​​ Alle origini della FSE, in «Orientamenti Pedagogici» 48 (2001) 876-906; Galliani L. - E. Felisatti,​​ Maestri all’Università. Modello empirico e qualità della formazione iniziale degli insegnanti, Lecce, Pensa, 2002.

J. M. Prellezo