FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE

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FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE

Istituto religioso fondato da​​ ​​ san Giovanni Bosco e​​ ​​ santa Maria Domenica Mazzarello nel 1872 a Mornese (AL) per l’educazione cristiana delle fanciulle e delle giovani dei ceti popolari.

1. Il nome​​ Figlie di Maria Ausiliatrice​​ (FMA) esprime l’identità mariana della Congregazione voluta dal Fondatore come «monumento di riconoscenza» a Maria e come risposta alle sfide educative della donna. Il suo inizio ufficiale avviene a Mornese, il 5 agosto 1872. Dopo appena cinque anni vengono aperte case in Francia e in Uruguay. Approvato dal vescovo di Acqui nel 1876, l’Istituto è riconosciuto di diritto pontificio da Pio X il 7 settembre 1911. Alla morte della Confondatrice M. D. Mazzarello, avvenuta a Nizza Monferrato il 14 maggio 1881, le religiose educatrici erano 166, le novizie 48, le case 26. Oggi l’Istituto è diffuso in 90 nazioni e conta circa 14.000 religiose che operano nei cinque Continenti. La comprensione e traduzione del metodo salesiano in ambito femminile avviene gradualmente lungo la storia dell’Istituto anche grazie all’apporto di alcune figure significative. Emilia Mosca (1851-1900), prima Consigliera scolastica generale delle FMA (1876-1900), ha il merito di aver innestato sul giovane ramo dell’Istituto femminile di don Bosco la sua idea educativa contribuendo ad esprimere al femminile il metodo di don Bosco mediante la ricchezza della sua personalità e la competenza pedagogica. Ella segue (con la collaborazione del salesiano​​ ​​ Cerruti) la lunga e faticosa pratica del pareggiamento della prima Scuola Normale di Nizza Monferrato e con la sua azione promuove l’impostazione metodologico-salesiana delle scuole in Italia e in altre nazioni. Angela Vespa (1887-1969), Consigliera Scolastica dal 1938 al 1955 con incisività e competenza pedagogica si ispira al modello educativo dei Fondatori. Pur senza trascurare l’efficienza organizzativa, mira soprattutto ad incrementare la formazione pedagogico-salesiana delle educatrici, mostrandosi particolarmente aperta alla valorizzazione delle opportunità culturali e didattiche del tempo. Ella si pone nel variegato e complesso panorama culturale con capacità di discernimento delle idee innovative e nel confronto fedele con la tradizione educativa salesiana. Nei suoi orientamenti, infatti, si nota l’evoluzione che l’Istituto ha operato nei riguardi dell’attivismo, cambiamento dovuto sia alla sua lungimiranza e perspicacia, sia alla visione più positiva della pedagogia cattolica nei confronti delle nuove teorie pedagogiche.​​ 

2. La scelta preferenziale delle varie opere educative gestite dalle religiose, in collaborazione con laici e laiche, è per gli​​ oratori-centri giovanili,​​ la​​ catechesi​​ e per le​​ scuole​​ di ogni ordine e grado:​​ scuole dell’infanzia,​​ primarie,​​ secondarie,​​ professionali​​ e​​ universitarie. Tra le attività di tipo promozionale vi sono:​​ orfanotrofi,​​ case-famiglia,​​ convitti​​ per studentesse ed operaie,​​ laboratori​​ di cucito e di artigianato e associazioni di​​ volontariato. La spiritualità dell’Istituto si ispira alla sintesi dottrinale ed antropologica di s. Francesco di Sales e di s. Teresa di Ávila, voluti da don Bosco come Patroni dell’Istituto. Nella sua storia più recente, l’Istituto ha continuato a potenziare l’autocoscienza femminile e la sua apertura alle grandi sfide della società contemporanea, e la qualità della formazione culturale e religiosa, dando una specifica attenzione alla promozione della cultura della vita nell’ottica di un’antropologia solidale ispirata al Vangelo e aperta a prospettive interculturali e interreligiose. Nella realtà globalizzata, segnata da nuove opportunità e al tempo stesso da nuove minacce alla vita e alla famiglia, le FMA riaffermano l’impegno di rispondere alla chiamata ad essere​​ segno ed espressione dell’amore preveniente di Dio​​ in modo credibile, così da alimentare la speranza nelle nuove generazioni.

Bibliografia

Bibliografia sull’Istituto delle FMA,​​ Roma, Ist. FMA, 1996; Capetti G. (Ed.),​​ Cronistoria​​ [dell’Istituto delle FMA], Ibid., 1974-1978, 5 voll.; Id.,​​ Il cammino dell’Istituto nel corso di un secolo, Ibid., 1972-1976, 3 voll.; Loparco G.,​​ Le FMA nella società italiana (1900-1922),​​ Roma, LAS, 2002; Ruffinatto P.,​​ La relazione educativa. Orientamenti ed esperienze nell’Istituto delle FMA, Ibid., 2003.

P. Ruffinatto