PEDAGOGIA SOCIALE
La p.s. è una scienza pratica, sociale e educativa non formale che giustifica e comprende in termini più ampi il compito della → socializzazione, e in modo particolare la → prevenzione e il → recupero nell’ambito delle deficienze della socializzazione e della mancata soddisfazione dei → bisogni fondamentali.
1. Si possono identificare quattro principali approcci alla p.s. Un primo la concepisce come scienza dell’educazione sociale dell’individuo, il quale ha bisogno di maturare la responsabilità sociale e la capacità di contribuire al bene comune: questo compito spetta alla p.s. Un secondo approccio la intende come dottrina dell’educazione politica e nazionalista dell’individuo: soggetto dell’educazione diventa quindi lo Stato, a cui i fini e gli obbiettivi dell’individuo devono conformarsi e sintonizzarsi. La p.s. così intesa diventa p. nazionalista, rivolta alla formazione civica della gioventù. Una terza concezione la vede come p. della società, nel senso che deve guidare quest’ultima nella formazione dei suoi membri. Tale influsso educativo della società avviene più che nei rapporti individuali (genitori, maestri, gruppo dei pari) nella cultura del gruppo sociale, dell’ambiente sociale, dei mezzi di comunicazione e dell’educazione informale. In questo senso, il mezzo più valido per la socializzazione non è una società indistinta, ma i corpi intermedi, la comunità o le istituzioni che la compongono (ad es. la famiglia, la chiesa, il sindacato, le comunità di recupero). Un quarto approccio accentua l’intervento preventivo e di ricupero nei casi in cui viene a mancare un’adeguata socializzazione. Tale intervento è stato inizialmente concepito come educazione dell’infanzia e della gioventù disagiata, per poi espandersi all’educazione degli adulti, degli anziani e delle famiglie a rischio. Si tratta particolarmente dell’educazione non formale, e si riferisce spesso all’ambito dei → servizi sociali, purché essi abbiano anche una funzione educativa e non soltanto assistenziale (Quintana Cabanas, 1984).
2. I precursori della p.s. si possono rinvenire nell’azione caritativa del cristianesimo, e in pedagogisti come → Pestalozzi e → Fröebel, prima ancora che essa venisse sistematizzata come disciplina. L’azione socio-educativa supera l’ambito delle istituzioni caritative e passa a svilupparsi all’interno delle politiche assistenziali e sociali. Il termine è di origine tedesca ed è stato utilizzato inizialmente da K. F. Magwer nel 1844, nella «Pädagogische Revue», e in seguito da A. Diesterweg (1850) e → Natorp (1898), che l’analizza come disciplina pedagogica. Sono state le problematiche sociali emerse dall’industrializzazione a partire della metà del sec. XIX, soprattutto in Germania, a spingere la sistematizzazione della p.s. come scienza e disciplina.
3. Attualmente la p.s. sembra orientarsi sempre di più verso la realizzazione pratica della educabilità umana rivolta a persone che si trovano in condizioni sociali sfavorevoli. Il lavoro dell’educatore sociale emerge quindi come una necessità della società industrializzata, in quanto in essa si sviluppano situazioni di disagio che si manifestano in forme di povertà, di → emarginazione, di consumo di → droga, di abbandono e di mancata partecipazione sociale. La p.s. si realizza particolarmente all’interno degli interventi educativi intenzionali e non formali, ed è organizzata al di fuori delle normali agenzie educative come quella scolastica e familiare. Si differenzia quindi dall’educazione formale che si svolge direttamente nella famiglia e nella scuola, e da quella informale, caratterizzata dalla mancanza di intenzionalità educativa e che si sviluppa attraverso la convivenza familiare, del gruppo dei pari, e dei mezzi di comunicazione.
Bibliografia
Agazzi A. (Ed.), Educazione e società nel mondo contemporaneo, Brescia, La Scuola, 1965; Quintana Cabanas J. M., Pedagogía social, Madrid, Dykinson, 1984; Fermoso P., Pedagogía social. Fundamentación científica, Barcelona, Herder, 1994; Quintana Cabanas J. M., Textos clásicos de pedagogía social, Valencia, Nau Llibres, 1999; Romans M. - A. Petrus - J. Trilla, Profissão: educador social, Porto Alegre, ARTMED, 2003.
G. Caliman