educazione al SENSO CRITICO

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SENSO CRITICO: educazione al​​ 

Educazione al s.c.: istanza formativa che valorizza il potenziamento dell’intelligenza per l’acquisizione di autonomia di pensiero e di azione. Il​​ focus​​ educativo è riferito alla promozione di capacità di pensare in maniera rigorosa, razionalmente fondata. Si attribuisce all’esercizio critico un ruolo essenziale nella vita dei singoli e della società in quanto favorisce scelte rispettose dell’uomo e dell’ambiente, aiuta a far fronte al flusso crescente di informazioni, supporta le scelte personali in situazioni complesse, esistenziali e professionali.​​ 

1.​​ Costrutto.​​ È​​ pensiero di secondo livello, che si esercita su​​ processi​​ cognitivi di base (ad es. i processi induttivi e deduttivi) ed interviene nelle strategie di pensiero complesse, costituite da sequenze di operazioni (ad es. processi di​​ ​​ problem solving), di cui favorisce il coordinamento. È implicato anche nella valutazione di​​ prodotti​​ dell’apprendimento, quali enunciati, azioni, artefatti. Si esplica come​​ valutazione​​ fondata su​​ criteri​​ (di correttezza, efficacia, coerenza, etici, estetici...),​​ dati​​ o​​ indotti, a carattere​​ logico-formale​​ o​​ riferiti al reale​​ (esperito direttamente o in forma mediata dai saperi scientifico-disciplinari). L’esercizio valutativo (capacità critica), per divenire atteggiamento consolidato (s.c.) (Siegel, 1988), richiede disposizioni di ordine affettivo-motivazionale, quali il riconoscimento delle emozioni implicate nei processi di pensiero, la «perseveranza ed il coraggio intellettuale», ecc. (Paul, 1989), ed attitudini, come l’«apertura di spirito», la disponibilità a modificare le proprie posizioni, ecc. (Ennis, 1987).​​ 

2. S.c. e insegnamento.​​ L’educazione al s.c. è riconosciuta quale compito della scuola, che può intervenire secondo due fondamentali modalità. Gli​​ approcci di tipo diretto​​ propongono​​ training​​ a partire da materiali relativamente neutri rispetto ai contenuti d’insegnamento; gli​​ approcci per impregnazione​​ si avvalgono dei contenuti disciplinari. In generale, le strategie didattiche raccomandate valorizzano il confronto​​ inter​​ ed​​ intra​​ soggettivo, l’impiego di forme di rappresentazione logico-iconica della conoscenza (mappe concettuali e schemi), una gestione della comunicazione formativa improntata alla reciprocità dialogica (cfr. anche​​ ​​ critica, pensiero critico).

Bibliografia

Guilford J. P.,​​ The nature of human intelligence, London, McGraw-Hill, 1967; Calonghi L.,​​ La capacità critica. Diagnosi e sviluppo, Roma, CRISP, 1979; Ennis R. H., «A Taxonomy of critical thinking dispositions and abilities», in J. B. Baron. - R. J. Sternberg (Edd.),​​ Teaching thinking skills: theory and practice, New York, W.H. Freeman, 1987, 9-25; Siegel H.,​​ Educating reason:​​ rationality,​​ critical thinking,​​ and education, New York, Routledge, 1988; Paul R.W. et al.,​​ Critical thinking handbook: High school. A Guide for redesigning instruction,​​ Rohnert Park (CA), Center for Critical Thinking and Moral Critique, Sonoma State University, 1989.

D. Maccario