INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’i.a. è una disciplina teorico-pratica nella quale operano sia scienziati che filosofi. Nel suo aspetto squisitamente informatico, essa comprende la teoria e le tecniche per lo sviluppo di algoritmi che consentano alle macchine (tipicamente ai calcolatori) di mostrare un’abilità e / o attività intelligente, almeno in domini specifici. L’i.a. viene definita come la capacità del computer di eseguire compiti comunemente associati con i processi intellettuali propri dell’uomo quali il ragionamento, la scoperta dei significati, la generalizzazione e l’apprendimento dall’esperienza fatta (→ intelligenza). Il termine è anche usato per parlare del ramo della scienza informatica che si occupa dello sviluppo di sistemi dotati di queste capacità. In campo pedagogico-didattico l’interesse per l’i.a. è legato ai Sistemi Esperti realizzati per l’apprendimento di campi di conoscenza con l’assistenza di un tutore elettronico facente parte del sistema.
1. La storia dell’i.a. Le ricerche sull’i.a. sono iniziate subito dopo lo sviluppo del computer negli anni ’40. I primi ricercatori hanno capito che era possibile far eseguire al computer l’automatizzazione dei processi del pensiero e con il passare degli anni fu dimostrato come il computer potesse essere programmato per eseguire compiti logicamente molto complessi come la soluzione di problemi, la dimostrazione di teoremi e il gioco degli scacchi. Negli anni ’60 le ricerche sull’i.a. pongono l’accento sulla rappresentazione della conoscenza. Dal 1972 al 1982 circa, il gruppo di Roger Schank, all’Università di Yale, ha prodotto numerosi programmi di simulazione della comprensione umana del linguaggio. L’i.a. nell’ultimo decennio tratta dell’individuazione dei modelli (corretta descrizione del problema da risolvere) e degli algoritmi (procedura effettiva per risolvere il modello).
2. I campi dell’i.a. Sono stati fatti progressi nello sviluppo di programmi che abilitano il computer a capire comandi nel linguaggio naturale e lo rendono capace di tradurre. L’abilità di identificare forme grafiche o immagini è associata anch’essa all’i.a. perché implica sia impegno cognitivo che astrazione. Anche la robotica è governata dall’i.a. tramite l’abilità di riconoscimento di modelli. L’applicazione dell’i.a. nella scuola e nella formazione è un campo di notevole interesse.
3. Le applicazioni pedagogico-didattiche dell’i.a. I Sistemi Esperti sono forse il maggior successo dell’i.a. e si prospetta che in futuro avranno una vastissima applicazione. Sono formati da una notevole base di dati che è la raccolta della conoscenza di persone esperte in un dato campo; da un’interfaccia amichevole che permette allo studente di specificare il problema da risolvere e di chiarificarlo man mano che il sistema pone domande. Il Sistema Esperto, dopo un certo numero di interazioni con lo studente, se ne fa un modello e gli propone i problemi da risolvere e le informazioni in modo adeguato alle sue conoscenze e al suo modo di ragionare.
Bibliografia
Russell S. J. - P. Norvig, Artificial Intelligence: a modern approach, Upper Saddle River (NJ), Pearson Education, 22003; Negnevitsky M., Artificial Intelligence: a guide to intelligent systems, Harlow (England), Addison Wesley, 2005.
C. Cangià