WALLON Henri

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WALLON Henri

n. Parigi nel 1879 - m. ivi nel 1962, psicologo francese.

1. Laureatosi in filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi (1902) e conseguito nel 1908 il dottorato in malattie del sistema nervoso, lavora a Parigi come assistente negli ospedali di Bicêtre e della Salpétrière. Durante la prima guerra mondiale si occupa di soldati affetti da nevrosi di guerra. Nel 1920 ottiene l’insegnamento di psicologia infantile all’Istituto di Psicologia della Sorbona e nel 1921, per intervenire all’interno delle strutture scolastiche e studiare i problemi concreti del bambino, fonda a Parigi un consultorio medico-pedagogico. Nel 1927 crea, presso la scuola di Boulogne-sur-Seine, il Laboratorio di Psicobiologia Infantile, in cui lavorerà come direttore fino al 1950. Nel 1928 è nominato professore di psicopedagogia all’Istituto nazionale di studi del lavoro e dell’orientamento professionale.

2. Dopo aver ottenuto nel 1937 la cattedra di psicologia e pedagogia al Collège de France porta a termine una serie di studi sul pensiero e la sensibilità del bambino seguendo la linea tracciata da Lévy-Bruhl e utilizzando un metodo di inchiesta individuale che presenta svariati punti di contatto con la metodologia clinica messa a punto da​​ ​​ Piaget. I risultati di questo lavoro di ricerca sono riflessi in una serie di volumi, pubblicati tra il 1940 e il 1949. Nel 1949 si ritira, per ragioni politiche, da tutte le cariche di insegnamento, continuando però a lavorare presso il laboratorio di psicologia infantile diretto dal suo allievo R. Zazzo. Fonda nel 1950 la rivista «Enfance», dedicata a temi di psicologia, pedagogia e neuropsichiatria infantile e nel 1951 la rivista «La Raison», dedicata alla psicopatologia e psichiatria in un’ottica pavloviana.

3. Socialista e poi, a partire dal 1942, comunista convinto si impegna nel lavoro politico e partecipa attivamente alla resistenza. Partendo dallo studio dei problemi dell’affettività e della formazione del carattere nel primo anno di vita W. tenta di costruire le tappe fondamentali dell’evoluzione infantile. Per lui nello sviluppo del bambino è possibile identificare una serie di stadi in cui «il dinamismo» psicomotorio e l’attività mentale ed emotiva appaiono strettamente legati e in cui viene attribuito particolare rilievo alle emozioni come determinanti dello sviluppo psichico. W., che nella sua teoria propone un’integrazione tra psicologia e marxismo, sostiene inoltre una concezione «dialettica» della psiche umana, intesa come prodotto dell’interazione dinamica, nel corso dello sviluppo infantile, di fattori biologici e sociali e sottolinea la stretta interdipendenza fra la vita di relazione e l’ambiente in cui questa si esplica e fra i diversi fattori che concorrono a costituire in ogni fase la personalità.

Bibliografia

a)​​ Fonti: opere principali di W. trad. in it.:​​ Les origines du caractère chez l’enfant​​ (1934), Roma, Editori Riuniti, 1974;​​ L’évolution psychologique de l’enfant​​ (1941), Torino, Bollati Boringhieri, 1980;​​ Les origines de la pensée chez l’enfant​​ (1945), Firenze, La Nuova Italia, 1974;​​ Antologia di testi, ed. it. a cura di Silvia Bonino, Firenze, Giunti-Barbera, 1980. b)​​ Studi: Zazzo R.,​​ Portrait d’H.W. (1879-1962), in «Journal de Psychologie Normale et Pathologique» 60 (1963) 386-400; Jalley E.,​​ W. lecteur de Freud et Piaget, Paris, Editions Sociales,​​ 1981; Kurcat L.,​​ A propos de l’héritage​​ di H.W., in «Studi di Psicologia dell’Educazione» 3 (1987) 70-80: Netchine-Gryn-berg G.,​​ The theories of H.W.: from act to thought, in «Human Development» 34 (1991) 363-379.

F. Ortu - N. Dazzi