PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE

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PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE

Settore della p. che prende in considerazione comportamenti e atteggiamenti che la persona o il gruppo qualificano come religiosi, perché collegati con la fede in un Essere soprannaturale oppure con una visione della​​ ​​ vita che non esclude la dimensione del sacro, e cerca di comprenderne i fattori motivazionali.

1. Punto di partenza della p.d.r. è l’individuazione di criteri che consentano una corretta lettura dell’atteggiamento religioso. Essi sono: il significato intenzionale che la persona attribuisce a ciò che fa; l’orizzonte di totalità e di integrità esistenziali in cui essa colloca ciò che fa; il rapporto tra il vissuto religioso e gli stadi del processo evolutivo in prospettiva sia cronologica che logica; le coordinate culturali del contesto storico in cui la persona vive.

2. Per una lettura realistica e globale dell’atteggiamento religioso, all’interno della complessità esistenziale, occorre tenere presenti cinque dimensioni. La prima è quella​​ emotiva​​ che comprende sensazioni, percezioni, uno stato di benessere legato a una ricompensa promessa, un senso di disagio in conseguenza di una punizione prospettata. La seconda dimensione è quella​​ ritualistica​​ che concerne le pratiche religiose riguardanti il culto, l’adorazione della divinità, la preghiera o la partecipazione ai sacramenti. La terza è quella​​ sociale​​ che riguarda il ruolo dell’ambiente in cui la persona vive e matura le sue scelte (famiglia, scuola, istituzioni religiose, associazioni, gruppo di amici). La quarta è quella​​ cognitiva​​ che si riferisce sia alle informazioni circa le credenze basilari della propria fede e dei propri riti, sia alla loro accoglienza e rielaborazione personale in conseguenza dei ritmi di sviluppo e di maturazione. La quinta dimensione è quella​​ motivazionale​​ che prospetta un ampio spettro di possibilità: ricerca di risposte rassicuranti dinanzi alle frustrazioni quotidiane; tentativo di difesa di un sistema di comportamenti e di scelte morali; pura curiosità intellettuale mai sufficientemente appagabile né appagata; rifugio dinanzi all’angoscia che scaturisce dal vivere situazioni di emarginazione, d’isolamento, di rifiuto familiare, di depressione; ricerca umile e costante del senso di tutto ciò che si fa attraverso un atteggiamento di apertura e di accoglienza, prendendo le distanze da una pura ricerca di soddisfazioni e di gratificazioni e assumendo con coraggio la responsabilità di un compito mai portato a termine in maniera perfetta o completa.

3. Un nucleo tematico che negli ultimi anni sta risultando di particolare interesse tra gli psicologi della religione è quello del «potenziale terapeutico» dell’atteggiamento religioso, ossia degli effetti positivi, a livello sia di salute psichica che di guarigione fisica, derivanti dall’incontro coinvolgente con una comunità in cui è visibile la carità nelle relazioni interpersonali, oppure da celebrazioni cariche di emotività al cui centro sono posti gesti impetratori, oppure ancora da interventi di presunti capi carismatici che, facendo leva sulla facile credulità e suggestionabilità, portano le masse ad aderire in forma passiva e acritica a comportamenti pseudoreligiosi dalle forme stravaganti. È appena da rilevare la valenza pedagogica di tali ricerche sia per ciò che riguarda l’​​ ​​ educazione religiosa in particolare, sia per ciò che riguarda l’identità e la ricerca del senso della vita, sia in rapporto all’opera di prevenzione e di ricupero, che spesso hanno nella loro eziologia disturbi, effettivi o possibili, dovuti a distorte forme di socializzazione religiosa e di​​ ​​ catechesi.

Bibliografia

Grom B.,​​ Religionspsychologie,​​ München-Göttingen, Kösel Verlag-Vandenhoeck & Ruprecht, 1992; Dunde S.R. (Ed.),​​ Wörterbuch der Religionspsychologie,​​ Gütersloh, Gütersloher Verlagshaus Gerd Mohn,​​ 1993; Fizzotti E. - M. Salustri,​​ P.d.r. con antologia dei testi fondamentali, Roma, Città Nuova, 2001; Hood R.W. et al.,​​ P.d.r. Prospettive psicosociali ed empiriche, Torino, Centro Scientifico Editore, 2001; Frankl V.E.,​​ Dio nell’inconscio. Psicoterapia e religione,​​ Brescia, Morcelliana,​​ 52002; Fizzotti E.,​​ Psicologia dell’atteggiamento religioso. Percorsi e prospettive,​​ Trento, Erickson, 2006; Frankl V. E. - P. Lapide,​​ Ricerca di Dio e domanda di senso. Dialogo tra un teologo e uno psicologo, Torino, Claudiana, 2006.

E. Fizzotti