PROGRAMMI SCOLASTICI

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PROGRAMMI SCOLASTICI

Generalmente per p.s. s’intendono i documenti di carattere normativo, emanati dall’autorità scolastica centrale, relativi all’educazione / insegnamento nei diversi gradi e ordini scolastici di un determinato Paese, con le loro note caratteristiche di generalità, universalità e comunicabilità.

1. La nozione è passata dal riferimento all’opuscolo indicativo del​​ quantum​​ delle varie materie da insegnare / apprendere anno per anno, ad un concetto propriamente ed essenzialmente pedagogico. Nell’accezione pedagogica odierna, i p.s. contengono non solo l’indicazione generale dei contenuti didattici distribuiti per classi, come avveniva nel passato, ma anche la finalità e gli obiettivi istituzionali di ogni specifico ordine e grado scolastico e per ogni disciplina di studio: finalità e obiettivi generali, contenuti didattici, criteri metodologici, di valutazione, programmazione e organizzazione educativo-didattica. Tuttavia, a seconda dei Paesi, la loro ampiezza e prescrittività variano: vanno da un’indicatività molto generale (livello minimo​​ standard)​​ ad un’indicazione dettagliatissima. Di fatto, a seconda dei Paesi, i p.s. ufficiali vengono chiamati in modo vario:​​ ​​ piani di studio,​​ ​​ curricolo,​​ syllabus,​​ indicazioni nazionali.

2. I p.s. sono il risultato di un lavoro impegnativo di elaborazione e di periodica revisione, a livello nazionale, a cui concorrono diverse competenze (pedagogisti, politici, sociologi, psicologi, esperti in diverse discipline di studio, insegnanti e altri). La loro elaborazione deve contemperare l’istanza logico-epistemologica con l’istanza psico-socio-pedagogico-didattica.

3. Sebbene non tutti siano d’accordo sulla necessità dei p.s. ufficiali, resta incontestabile il loro valore unificante e orientativo a livello del contesto interessato. Le loro funzioni principali riguardano appunto il valore unificante della cultura e la facilitazione del controllo, della comunicazione e collaborazione tra diverse categorie di persone implicate, della continuità educativo-didattica, nonché della professionalizzazione dei docenti. Quei pochi Paesi (come ad es. l’Inghilterra) in cui non esistevano p. ufficiali, hanno introdotto recentemente p. minimi.

4. È importante non solo l’elaborazione e la periodica revisione dei p. ma anche la loro realizzazione effettiva attraverso insegnanti qualificati e competenti nel rispetto della libertà didattica, espressione del riconoscimento della progettualità della scuola.

Bibliografia

Macure S.,​​ L’élaboration des programmes d’études. Question de styles,​​ Paris, OCDE, 1972; OCDE,​​ Guide pour l’innovation pédagogique. Élaboration des programmes scolaires,​​ Ibid., 1975; Pusci L. (Ed.),​​ L’enseignement primaire en Europe. Évaluation des nouveaux programmes dans les 10 pays européens,​​ Frascati, CEDE, 1990.

H.-C. A. Chang