MOUNIER Emmanuel

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MOUNIER Emmanuel

n. a Grenoble nel 1905 - m. a Châtenay Malabry nel 1950, pensatore e pubblicista francese.

1. Massimo esponente del​​ ​​ personalismo cristiano di «Esprit», la rivista da lui fondata nel 1932. Tra gli scritti, conviene ricordare almeno il​​ Manifesto al servizio del personalismo comunitario​​ (1936), il​​ Trattato del carattere​​ (1946),​​ Che cos’è il personalismo?​​ (1947),​​ Il personalismo​​ (1949). Di fronte alla crisi del XX sec., M. rivendica l’assoluta centralità della​​ ​​ persona di cui sono costitutive la vocazione (la chiamata a svolgere un compito), l’incarnazione (l’inserimento in una situazione storica) e la comunione (la realizzazione in un ambito comunitario). La persona, specie quella malata (come la figlia Françoise) o costretta (come lui stesso, incarcerato durante la seconda guerra mondiale) è sacra come un’ostia e come un altare. Discepolo di J. Chevalier e C. Péguy, in contatto con​​ ​​ Maritain e con altri, tra cui G. Marcel e N. Berdjaev, M. intende vincere sul piano teorico le strettoie dell’esistenzialismo e del marxismo; e sul piano socio-politico, contro il «disordine costituito» e il nichilismo europeo, lotta per un «nuovo rinascimento» e una «rivoluzione personalistica e comunitaria», oltre il capitalismo borghese e il collettivismo comunista.

2. Anche sul piano del carattere individuale, M. presenta un uomo «drammatico e completo» che costruisce la sua personalità in lotta con l’ambiente e con il proprio corpo, aprendosi all’azione, alla relazione cosciente con gli altri, all’attività intellettuale, alla vita spirituale e all’espressione religiosa. L’educazione si pone nei processi di personalizzazione individuale e comunitaria. Suo compito non è fare, ma​​ suscitare​​ le persone. Non è una fabbrica di addestramento al conformismo familiare, sociale, statale, ecclesiale, perché la persona appartiene solo a se stessa, pur formandosi in comunità e per mezzo di esse. Riafferma la funzione educativa della​​ ​​ famiglia, ma ne denuncia pure i rischi di autoritarismo. Polemizza contro la falsa neutralità della scuola e lo statalismo educativo. La scuola è uno strumento dell’educazione tra molti altri. L’educazione scolastica è un ambito dell’educazione totale. Denuncia l’​​ ​​ adultismo, l’intellettualismo, l’autoritarismo e l’antidemocraticismo dell’educazione tradizionale, che ignorava la persona del fanciullo, ma è pure contro l’attivismo delle​​ ​​ Scuole Nuove sviato, a suo avviso, dall’ottimismo liberale e da un’immagine angusta e naturalistica di uomo.

Bibliografia

Lacroix J.,​​ M. éducateur,​​ in «Esprit» 18 (1950) 839-851; Montani M.,​​ Persona e società. Il messaggio di E. M.,​​ Leumann (TO), Elle Di Ci, 1978; Lombardi F. V.,​​ Politica ed educazione nel personalismo di M.,​​ Milano, Massimo, 1980; Bombaci N.,​​ Una vita,​​ una testimonianza. E. M., Messina, A. Siciliano, 1999; Toso M. - Z. Formella - A. Danese (Edd.),​​ E.M. Persona e umanesimo relazionale,​​ vol. I:​​ Nel centenario della nascita (1905-1950); vol. II:​​ M. e oltre, Roma, LAS, 2005.​​ 

C. Nanni