DIPENDENZA DA INTERNET

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DIPENDENZA DA INTERNET

Per d.d.I. (IAD o Internet Addiction Disorder) si intende una psicopatologia che si presenta in misura notevolmente crescente, in persone affette da sindromi organizzate e note clinicamente come disturbi di personalità, specialmente del tipo ossessivo-compulsivo e dipendente, come depressione e distimia, come DOC (disturbo ossessivo-compulsivo) e infine come fobia sociale e difficoltà nella socializzazione con conseguente ritiro o isolamento sociale.

1. IAD​​ (Internet Addiction Disorder) è l’acronimo che identifica la sindrome da d.d.I. Reale quanto l’alcolismo, provoca gli stessi disagi e le stesse conseguenze di altre patologie da d. (Cantelmi e D’Andrea, 2000). Colpisce la fascia di utenza che va dai 15 ai 40 anni. L’evidente quadro sintomatologico del disagio si manifesta con difficoltà relazionali, eccessivo attaccamento al computer e all’essere sempre connessi (to be always on); inganno circa il tempo trascorso in Rete, ansia e depressione e progressivo allontanamento da qualsiasi altra attività da tempo libero. Inoltre, si manifesta con la fuga, l’isolamento, l’allontanamento dalla realtà, il rifugio nel mondo virtuale con la conseguente rottura delle relazioni sociali più vicine. Secondo Cantelmi e D’Andrea (2000), tra le nuove dipendenze maggiormente più diffuse c’è​​ la d. da​​ cyber-relazioni​​ (cyber relationship addiction),​​ la d. dai giochi online della tipologia​​ MUD​​ (Muds addiction), la d. da informazioni (information overload addiction), il​​ tech-abuse​​ e la​​ trance​​ dissociativa da (Cantelmi e Giardina Grifo, 2002).

2. La comunicazione​​ online, caratterizzata da velocità, immediatezza, economicità, anonimità, facile gruppalità, può avviare le giovani personalità in formazione – quando eccessiva – verso situazioni di d. La Rete affascina i giovani e i giovanissimi per la sua vastità e per l’interattività, ma soprattutto per l’offerta di relazionalità. La Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (SIIPAC), nella sezione Internet, denuncia che in Italia un adolescente su tre (il 27%) è affetto da patologie da d. L’età a rischio è compresa tra i 13 e i 17 anni e per le nuove droghe non servono sostanze, basta un computer. Il vizio ha radici precoci e si parla di assuefazione e crisi di astinenza da​​ videogame​​ già per bambini di 7 / 8 anni. Quelle che vengono classificate come patologie di d.d.I. si manifestano a livello somatico e comportamentale con manifestazioni riconducibili alla d. vera e propria e, nei casi estremi, anche alla dissociazione.

Bibliografia

Young K.,​​ Caught in the net: how to recognize the signs of Internet addiction and a winning strategy for recovery,​​ New York (NY), John Wiley and Sons, 1998; Cantelmi T. - A. D’Andrea, «Fenomeni psicopatologici Internet-correlati: osservazioni cliniche»,​​ in T. Cantelmi (Ed.),​​ La mente in Internet.​​ Psicopatologie delle condotte on-line,​​ Padova, Piccin, 2000, 55-93; Cantelmi T. - L. Giardina Grifo,​​ La mente virtuale. L’affascinante ragnatela di Internet,​​ Cinisello Balsamo, San Paolo, 2002.

C. Cangià