KERSCHENSTEINER Georg
n. a Monaco di Baviera nel 1854 - m. a Waldeck nel 1932, pedagogista tedesco.
1. Il K. è soprattutto noto come il pedagogista della «scuola di lavoro» (Arbeitschule). In realtà egli non è stato il solo a sostenerla, e per quanto centrale nel suo pensiero questo concetto non esaurisce la sua concezione educativa. Egli ama rifarsi al pensiero di Goethe che aveva esaltato nel Wilhelm Meister e nella conclusione del Faust il «lavoro costruttore» come principio di civiltà umana; e trova molte consonanze nell’opera educativa e negli scritti di → Pestalozzi, che sul lavoro fondava la redenzione dei derelitti e delle classi subalterne. Le sue opere II concetto della educazione civica (1909) e II concetto della scuola di lavoro (1912) quasi contemporanee all’assunzione del compito di Ispettore nelle scuole di Monaco, illustrano il nocciolo delle sue idee. La scuola deve preparare il cittadino «utile allo Stato», che è per questo utile anche a se stesso. Ciò si esplica attraverso l’educazione al lavoro educativo, che non ha compiti immediati di natura economica, ma è nondimeno lavoro «produttivo». È insita al lavoro, che si cimenta con una materia per trasformarla secondo un progetto, una capacità creativa che però fa i conti con la «disciplina dell’obiettività».
2. K. trova, come già → Rousseau e → Dewey, rispondenti a questi scopi la falegnameria e il lavoro della cucina, e ne fa larga applicazione nelle scuole di Monaco. Imparare a segare un’assicella senza sprecare legno, per fabbricare uno sgabello, uno scaffale, un carrettino, vuol dire applicare le proprie forze in maniera razionale. La cucina è al centro della casa, ed è insieme un laboratorio di scienze e di chimica applicate. In grande, questo si attua attraverso tutte le manifestazioni della tecnologia nel Deutsches Museum, il primo museo del mondo nel suo genere, di cui K. diventa direttore dopo M. von Linde. Ma K. è anche un teorico, come dimostra nel suo lavoro sull’Assioma fondamentale del processo formativo (1917), che è il principio di «congruenza» tra le forze formative esterne e le disposizioni del soggetto. Egli si rifà per questo a Rickert e quindi al pensiero del → neokantismo. Si occupa inoltre diffusamente del disegno infantile, un tema allora dibattuto in Germania.
Bibliografia
K. G., Theorie der Bildung, Leipzig, Berlin, Teubner, 1926; Gaspari G., Educazione e lavoro in K., Firenze, La Nuova Italia, 1940; Laeng M., K., Brescia, La Scuola, 1967; Simmerle J. G., Il pensiero filosofico e pedagogico in G.M.K.: per una scuola moderna e attiva, tre tomi in un vol., Trento, Arti grafiche Artigianelli, 1976; Gonon P., G.K.: Begriff der Arbeitsschule, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 2002.
M. Laeng