MORE Thomas

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n. a Londra nel 1480 - m. ivi nel 1535, umanista e politico inglese.

1. L’​​ ​​ Umanesimo rinascimentale e la scoperta di nuovi mondi influirono profondamente nel superamento della mentalità medievale e nella nascita del pensiero moderno, nel quale l’educazione doveva avere un importante compito. Visto che le continue guerre europee ed i dissensi teologici, politici e culturali continuavano come per i tempi passati, alcuni intellettuali europei cercarono di superare il pessimismo prodotto dai nuovi tempi mediante l’​​ ​​ utopia, cioè mediante il sogno di un mondo ideale in cui principi ed intellettuali dovevano fare da guida nel rinnovamento della politica di ogni nazione.

2. Le utopie più note furono quelle di M.,​​ ​​ Campanella (1623) e F. Bacone (1627). M. inventò il neologismo:​​ De optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia libellus vere aureus​​ (1516). Parte dallo schema platonico della​​ Repubblica,​​ ma presenta uno Stato senza classi né caste sociali, senza proprietà privata, tollerante e contrario ad ogni persecuzione a causa delle credenze, eccetto che nei confronti di atei e materialisti, che M. esclude dal suo Stato ideale. Il lavoro agricolo viene insegnato a fanciulli nella scuola. I cittadini devono imparare obbligatoriamente un mestiere e lavorano sei ore al giorno; vestono allo stesso modo e non conoscono il denaro; mangiano insieme come gli spartani in tavoli presieduti dai magistrati e dagli anziani. Lo studio è riservato ai più intelligenti, a giudizio del​​ filarca,​​ autorità responsabile per ogni trenta famiglie. Se, una volta selezionati questi giovani, essi deludono le speranze riposte in loro, torneranno al lavoro manuale. D’altra parte gli operai che dimostrano capacità nello studio, potranno dedicarsi ad esso, lasciando il lavoro.​​ 

3. La concezione antropologica di M. è ottimistica: gli uomini nel suo mondo ideale saranno felici e raggiungeranno il piacere nel senso epicureo. Secondo lui, la natura umana è destinata alla felicità come bene supremo, purché si viva conformemente alla natura, della quale l’uomo fa parte ad immagine e somiglianza di Dio. Vivere secondo natura significa vivere secondo​​ ​​ virtù.

Bibliografia

Vázquez de Prada V.,​​ Sir T.M.,​​ Lord Canciller de Inglaterra,​​ Madrid, 1962;​​ Marc’Hadour G.,​​ L’univers de T.M.: chronologie critique de M.,​​ Erasme et leur époque (1477-1536),​​ Paris,​​ 1963; Santinello G.,​​ Studi sull’umanesimo europeo,​​ Padova, 1969; Fontán A.,​​ Erasmo,​​ M.,​​ Vives: el humanismo cristiano europeo, Madrid, 2002.

B. Delgado