BONTÀ
La b. è eccellenza nell’essere e nel fare; è promozione del bene nella linea dei bisogni fondamentali e dei progetti esistenziali di vita; è espressione di autorealizzazione. Essa soddisfa i bisogni di appartenenza e di stima, i quali dispongono ad una positiva identità personale e sociale (→ Maslow).
1. La b. orienta nei fini e nei metodi educativi. La b. dei fini attiva la b. dell’essere; la b. nel fare manifesta la b. dell’essere. L’esperienza della b. «ricevuta» stimola le energie interattive di appartenenza nella sicurezza dell’identità sociale, e quelle di stima d’identità personale, base diretta dello sviluppo nell’auto-realizzazione. L’eccellenza dell’esser buono è unita alla competenza del ben fare. L’ → educando abbisogna dei segni di b. e di → amorevolezza; si sente stimolato se si sente amato. La b. è accettazione positiva incondizionata (→ Rogers): ci sono sempre delle ragioni per amare, e l’amore è l’ottimo stimolo per un funzionamento ottimo.
2. L’ → educatore buono è un «essere-per-l’altro». Egli dispone di risorse di benevolenza-b.: obiettività, generosità, tolleranza, delicatezza, modestia, empatia, cordialità, collaborazione, compassione, affetto, allegria. La b. genera fiducia: la fiducia garantisce l’efficacia dell’ → intervento educativo, e fonda l’accettazione vicendevole. Pure l’obbedienza è conseguenza naturale della fiducia e della b. La b. definisce l’educatore nell’uso del potere. La forza della b. desta apertura e ricettività, apre all’ → obbedienza: questa è conseguenza della fiducia in un clima di libertà e spontaneità. Così, si promuove, nell’ordine, la speranza del bene. La b. introduce l’educazione nel «sistema della b.». L’educatore buono, per la sua buona eccellenza e la sua buona competenza, fa buoni gli educandi. Lo stile delle relazioni definisce l’educatore: la b. è stile che facilita il bene dell’identità personale e sociale. La b. fa buono l’educando in eccellenza e competenza: nella cultura della volontà d’amore.
Bibliografia
Pavanetti E., La bondad. Ensayo, Madrid, Oriens, 31963; Remplein H., Psychologie der Persönlichkeit, München, Reinhardt, 61976; Gatti G., Professione: educatore cristiano; le sue risorse: religione, ragione, amorevolezza, testimonianza, coscienza dei propri limiti, Leumann (TO), Elle Di Ci, 1995; Todisco O., Averroè nel dibattito medievale: verità o b.?, Milano, Angeli, 1999.
A. Sopeña