PAULSEN Friedrich
n. a Langenhorn nello Schleswig nel 1846 - m. a Berlino nel 1908, filosofo neokantiano tedesco.
1. Tra i neokantiani, P. occupa un posto di rilievo per la sua monografia su → Kant (1898); essa presenta una interpretazione blandamente «metafisica» delle forme a priori che s’accosta a quella platonizzante di P. → Natorp e che ha influenzato anche il nostro P. Martinetti. P. fu tra gli autori più letti in patria e più tradotti all’estero (in ingl., fr., it., russo, cinese, giapponese). La sua Introduzione alla filosofia (1892) ebbe più di 40 ediz. in ted. La sua opera più vasta fu il Sistema dell’etica e dottrina dello Stato e della società (2 voll., 1889) che sosteneva la teoria di un socialismo «etico» platonico-kantiano e non marxista, che ebbe risonanza, incontrandosi per certi aspetti col «socialismo della cattedra» proposto su altre basi da vari autori.
2. In pedagogia ebbe fortuna una sua Storia dell’istruzione superiore (1885), e una Pedagogia (1911) più numerosi saggi. Egli nega il contrasto tra religione e scienza proclamato aggressivamente dal monismo materialistico dello Haeckel e del Büchner; nega pure il contrasto tra educazione individuale e sociale; ma soprattutto nega con forza quello tra educazione umanistica e educazione scientifica, rivendicando a quest’ultima pieno diritto contro le nostalgie di tipo esclusivamente letterario prevalenti nei ginnasi-licei tedeschi. I tempi esigono altre scelte, tra le quali rientrano anche la formazione tecnico-professionale, l’educazione degli adulti, la creazione di opportunità di formazione ulteriore (università popolari, biblioteche popolari). P. fu onorato come maestro fra gli altri da → Otto e Spranger.
Bibliografia
De Sarlo F., «Il volontarismo di F.P.», in Filosofi del tempo nostro, Firenze, 1916; Klose O. et al. (Edd.), Briefwechsel, 1876-1908. Ferdinand Tönnies, F.P., Kiel, Hirt, 1961; Hume D., Dialoge über natürliche Religion: über Selbstmord und Unsterblichkeit der Seele, Berlin, Kirchmann’s Philos. Bibliothek, 1977.
M. Laeng