GRADUALITÀ
La g. (dal lat. gradus: passo, scalino, grado) in pedagogia indica uno dei principi metodologici dell’educazione e dell’insegnamento riconosciuto fin dall’antichità, soprattutto a partire da → Comenio che, con la nota formula «natura non facit saltus», la considerò come uno degli aspetti più essenziali del metodo secondo natura.
1. Tale sottolineatura fu ripresa in particolare da → Rousseau in polemica con le forme didattiche adultistiche, sostenendo che ogni età ha la sua educazione. Tale principio afferma l’esigenza di rispettare il processo naturale e cognitivo, «iuxta propria principia», quindi di procedere secondo i seguenti criteri: a) dal semplice al complesso; b) dal globale indifferenziato all’analitico differenziato: dal tutto alle parti (criterio importante nell’insegnamento della lingua sia materna che straniera, in particolare in quello della lettura e della scrittura; → globalismo didattico); c) dal noto all’ignoto; d) dal vicino al lontano (è un criterio applicato soprattutto nell’insegnamento storico e geografico); e) dal facile al difficile; f) dall’episodico e occasionale al sistematico; g) un procedimento ciclico e a spirale (utilizzato nell’organizzazione dei piani di studi per diversi gradi scolastici).
2. Una particolare accezione della g. è stata data da → Herbart e dai suoi discepoli con la teoria dei «gradi formali» (Formal-stufen), ossia la chiarezza (che esige la concentrazione), l’associazione (comparazione), il sistema e il metodo. Ziller scompone la chiarezza in analisi e sintesi; Rein, invece, in preparazione e presentazione. → Willmann nella sua opera Didattica come teoria della cultura (1882-1889) approfondì il significato di questo principio che egli chiama «principio della graduazione», riferito soprattutto all’organizzazione del contenuto didattico, che deve rispettare sia l’aspetto / ordine storico sia quello psicologico delle discipline di studio. Con → Vygotskij e Bruner si afferma l’esigenza di una g. a spirale che consiste nello sviluppare le conoscenze in estensione e profondità.
Bibliografia
Willmann O., Didattica come teoria della cultura, Brescia, La Scuola, 1962; Titone R., Metodologia didattica, Roma, LAS, 31975.
H.-C. A. Chang