ILLUMINISMO

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ILLUMINISMO

1. Con il termine I. (Ilustración​​ in sp.) si indica la corrente culturale (effetto e causa allo stesso tempo) che accompagna gli avvenimenti culturali, scientifici, sociali, economici e politici che attraverseranno l’Europa tra la fine del sec. XVII ed il XVIII. Dal punto di vista pedagogico, si caratterizza per la scoperta della stretta relazione esistente tra​​ ​​ educazione, virtù, felicità umana e progresso sociale. Si genera in tal modo una fiducia illimitata nell’educazione. Questa deve essere un processo ispirato all’esperienza​​ (empirismo),​​ opposta a quella scolastica, al​​ progresso,​​ che è concepito come antagonistico e incompatibile con la tradizione, e alla​​ ragione​​ di fronte alla autorità, compresa quella religiosa. L’I. diventa essenzialmente operativo, mediante le riforme secolarizzatrici dell’insegnamento – non necessariamente scristianizzanti – che facciano da base all’educazione moderna. Lo Stato inizia così i sistemi di educazione nazionale.

2. L’I. assume aspetti diversi nei vari Paesi. L’Enlightenment​​ preparato da​​ ​​ Locke ha la sua patria in Inghilterra. A. Smith (1723-1790) tratta il tema della​​ virtù​​ (molto rilevante nell’I.) e pone il​​ sentimento​​ come base della morale. La Francia è il Paese in cui l’I. o​​ Philosophie des lumières​​ si diffuse maggiormente. Fra i cosiddetti​​ philosophes,​​ F. M. Arouet de Voltaire (1694-1778) è il propagandista più attivo contro la fede cattolica. Il sensista E. Bonnot de Condillac (1715-1780) influenza le riforme dell’educazione con i dodici libri del suo famoso​​ Cours d’études.​​ Il materialismo e l’ateismo di Diderot (1713-1784) e di D’Alembert (1713-1783) radicalizzano le idee illuministe nella​​ Encyclopédie​​ o​​ Dictionnaire raisonné des sciences,​​ des arts et des métiers​​ (1751-1765) che appronta le basi ideologiche della Rivoluzione francese. Durante l’I. o​​ Aufklärung​​ in Germania, le scuole di origine pietista e il​​ Paedagogium​​ di Halle fondati da​​ ​​ Francke introducono il realismo didattico e, dalla Prussia, rappresentano un modello per tutta l’Europa; sono considerate il precedente della​​ Realschule​​ tedesca, tipo di insegnamento secondario senza studi classici.

3. In Italia, l’I. si sviluppò con ritmo differente negli antichi Stati. Nel Regno di Sardegna si attua la riforma dell’Università di Torino (1720). Il suo ispiratore, Francesco d’Aguirre, scrive​​ Della fondazione e ristabilimento degli Studi generali di Torino,​​ un modello per le riforme scolastiche di tutto il secolo. A Napoli si mette in evidenza A. Genovesi che, nell’anno accademico 1754-55 insegna all’università economia politica in it. L’educazione è per lui un problema politico, sociale ed economico. G. Filangieri, che nella sua​​ Scienza della legislazione​​ (1785) radicalizza le idee del​​ Dispotismo illuminato,​​ mette tutta l’educazione nelle mani dello Stato e ignora le capacità educative della famiglia. Le riforme ebbero maggior portata a Milano, Modena, Mantova e Parma. Specialmente quest’ultima divenne ben presto un centro diffusore dei Lumi.

4. In Spagna l’I., a partire da Carlo III (1759-1788), darà inizio alla politica scolastica del dispotismo illuminato. B. J. Feijóo (1694-1764) nel​​ Teatro crítico universal​​ (1726-1741) e nelle​​ Cartas eruditas​​ (1742-1760), difende un insegnamento ispirato all’esperienza, all’utilità e alla ragione; P. de Olavide (1725-1803) con il​​ Plan de estudios de la universidad de Sevilla​​ (1768), realizza la prima riforma dell’università iniziata in Spagna; G. Mayáns y Siscar (1699-1781) contribuisce con​​ Idea del Nuevo método que se puede practicar en la enseñanza de las universidades de España​​ (1767);​​ ​​ Jovellanos affronta sistematicamente, per la prima volta, le questioni educative nella sua​​ Memoria sobre Instrucción Pública​​ o​​ Tratado teórico práctico de enseñanza​​ (1802). Il​​ secolarismo​​ dell’I., spagnolo rende in generale compatibile l’esercizio della ragione con l’ortodossia della fede cattolica.

Bibliografia

Santos Puerto J.,​​ Martín Sarmiento: ilustración,​​ educación y utopía en la España del s. XVIII,​​ La Coruña, Fundación Pedro Barrié, 2002; Bolufer Peruga M.,​​ Visiones de Europa en el siglo de las luces: el viaje fuera de España, in «Studio» 28 (2002) 167-204; Enciso Alonso-Muñumer I. (Ed.),​​ Carlos III y su época: la monarquía ilustrada,​​ Barcelona, Carroggio, 2003; Mateos Dorado D.,​​ Campomanes doscientos años después,​​ Oviedo, Inst. Feijoo de Estudios del s. XVIII, 2003.

Á. Galino - Á. del Valle