HARDWARE DIDATTICO
Il termine h. indica tutta la parte visibile e tangibile di un sistema, di una macchina, in particolare di un computer (→ mezzi didattici). Viene usato in contrapposizione o in modo associato con il termine → software per indicare una delle due parti in cui normalmente si distingue la macchina computer: quella fisica costituita da elementi meccanici ed elettronici che viene chiamata hard (duro). Quando si parla di hard di un computer, normalmente si intende quella parte della macchina che comprende l’unità centrale di elaborazione (CPU - Central Processing Unit) con la sua memoria interna, le periferiche (monitor, tastiera, stampanti), la o le memorie esterne di massa (dischi rigidi o flessibili, dischi ottici, CD-Rom), tutte parti fisiche, toccabili, diverse da quella meno visibile costituita da adeguati programmi e indicazioni chiamata software ugualmente indispensabile al funzionamento. Per rendere un computer operativo è necessario avere un h. con caratteristiche conosciute e un adeguato software. Solo l’insieme delle due parti permette alla macchina di «vivere». A volte in senso esteso si utilizza il termine h. con il significato dato sopra anche per strumenti diversi dal computer, come una lavagna luminosa o un sistema televisivo: in questo senso il termine indica tutto ciò che rende una macchina allo stato potenziale di funzionamento.
Bibliografia
Corsi G., A scuola con il personal computer, Firenze, Giunti e Lisciani, 1991; Scalisi R., Users: storia dell’interazione uomo-macchina dai mainframe ai computer indossabili, Milano, Guerini, 2001; Rathbone A., PC H. e software. Il manuale che mancava, Milano, Unwired Media, 2006; Congiu S., Architettura degli elaboratori. Organizzazione dell’h. e programmazione in linguaggio assembly, Bologna, Patron, 2007.
N. Zanni