ALGORITMO
Successione ordinata e finita di operazioni e decisioni che conduce a un risultato preciso.
Il termine deriva dalla latinizzazione del nome del grande matematico arabo Muhammed Ibn Muza Al Kuvaritzmi (Algorismus). Leonardo Fibonacci nel suo Liber abaci (1202) inizia spesso le sue affermazioni con l’espressione «Dixit Algorismus». Tale termine è stato ben presto applicato a molti procedimenti matematici universalmente noti e significativi come l’a. euclideo delle divisioni successive, procedimento usato per trovare il massimo comun divisore tra due numeri. Per estensione, con lo sviluppo dell’ → informatica e dei computer, esso è stato utilizzato per indicare ogni tipo di procedimento che può essere progettato, tradotto in un linguaggio formale conveniente e fatto eseguire da un sistema di elaborazione automatica. È stato anche usato nell’ambito pedagogico e didattico per designare procedure e strategie formative. L. Landa (1974) ha sviluppato una sua teoria dell’insegnamento definita «algo-euristica», che integra metodi di insegnamento di tipo procedurale-esecutivo e di tipo esplorativo-creativo.
Bibliografia
Landa L., Algorithmization in learning and instruction, Englewood Cliffs, Educational Technology Publications, 1974; Luccio F., La struttura degli a., Torino, Boringhieri, 1982; Pellerey M., Informatica, fondamenti scientifici e culturali, Torino, SEI, 1986; Wirth N., A. + Strutture Dati = Programmi, Milano, Tecniche Nuove, 1987; Goldsch-Lager L. - A. Lister, Introduzione all’informatica. A., strutture, sistemi, Torino, SEI, 1988; Fondamenti di informatica. Vol. 2: Reti, basi di dati, multimedia, linguaggi, a., Bologna, Zanichelli, 2006; Guida G. - M. Giacomin, Fondamenti di informatica, Milano, Angeli, 2006.
M. Pellerey