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RICHTER Johann Paul

 

RICHTER Johann Paul

n. a Wunsiedel nel 1763 - m. a Bayreuth nel 1825, poeta e pedagogista romantico tedesco.

1. Orfano e povero, R. (pseud.​​ Jean Paul), non poté concludere gli studi. Fu precettore, aprì una scuola e insegnò per anni. Fu poi aiutato da amici, tra cui Herder, fino alla morte, benché ormai famoso. Il suo scritto più noto in educazione è:​​ Levana​​ oder Erziehnlehre​​ (1807), tradotto anche in it. (Levana o dottrina dell’educazione:​​ varie ediz.), ma se ne occupa anche nei suoi romanzi.

2. Sotto l’influsso del​​ ​​ filantropismo, trattò, prima, del valore della poesia e di educazione nazionale, ma, con il​​ Levana,​​ che lo inserì tra i pedagogisti, centrò la sua attenzione sui​​ primi tre anni di vita,​​ ispirandosi a​​ ​​ Rousseau e a​​ ​​ Pestalozzi, soprattutto. Riconosce valore determinante a quell’età, dominata dal sentimento, da guidare e stimolare specie nell’espressione della gioia, mediante il gioco, e della serenità, mediante l’affetto e l’educazione etico-religiosa. È importante anche la disciplina e l’obbedienza, fondate però sull’amore, la fiducia e la riconoscenza. Alla madre spetta un ruolo privilegiato, come all’educazione femminile, che però non delinea. Fine dell’educazione è lo sviluppo delle tendenze e aspirazioni individuali, benché come risultato più di esplosioni affettive che di un processo continuo e progressivo. Distingue due classi di bambini: della Domenica e del Lunedì («Sonntags-und Montagskinder»),​​ ai quali compete un’educazione, rispettivamente, classica o linguistica.

3. Piuttosto frammentario e disorganico, scopre il valore, in specie, del 1° anno e tenta quasi una «didattica dell’infanzia». Il giudizio su di lui non è unanime, ma prevalentemente positivo.

Bibliografia

esiste un’ediz. critica in 9 voll.:​​ Jean Pauls sämtliche Werke,​​ Berlino, Preussische Akademie der Wissenschaften, 1927-1964; su R.: Gentile M. T.,​​ R.,​​ Brescia, La Scuola, 1951.

B. A. Bellerate