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SUPERDOTATI

 

SUPERDOTATI​​ 

È un termine caratterizzato da forte genericità. Più in particolare, e in linguaggio psicopedagogico, si intende per s. la persona, generalmente in età evolutiva, dotata di capacità intellettive al di sopra della media.

1. Questa sommaria definizione richiede qualche precisazione. Il s. è solo un bambino precoce, con uno sviluppo intellettivo accelerato, magari per un eccesso di stimolazioni ambientali, o è una persona le cui capacità rimarranno sopra la media anche nell’età adulta? E quali sono, allora, i criteri di individuazione del s.? La risposta potrebbe e forse dovrebbe essere molto complessa, ma può essere, per il nostro caso, notevolmente semplificata. Potrebbe essere molto complessa partendo dal concetto di genio, di uomo di talento, di genio in generale o di genio specifico, dal rapporto genio e pazzia, ecc. Gli studi di​​ ​​ Galton, di Lombroso, di Kretschmer sono illuminanti da questo punto di vista. La risposta, nel nostro caso, può essere fortemente semplificata se ci limitiamo a dire che intendiamo per s. colui che, ai test di intelligenza, raggiunge quozienti di intelligenza (Q.I.) che vanno da 135-140 in su. È un criterio convenzionale, ma è quello utilizzato dalla maggior parte dei ricercatori che negli ultimi 80 anni si sono interessati del problema.

2. L’interesse pedagogico per i soggetti s. nasce da due constatazioni che richiedono due tipi differenti di intervento: dato che i s. hanno qualità superiori alla media, come svilupparle ed utilizzarle al meglio per il bene loro e per il bene della società? Da cosa dipendono e come porre rimedio ad alcune difficoltà comportamentali che molti s. presentano? Questa problematica, tuttavia, ha un senso se il s. individuato nell’infanzia rimane tale durante il suo sviluppo e nell’età adulta. Perde importanza se il s. è semplicemente un bambino precoce, con uno sviluppo accelerato, ma che crescendo rientra nella norma.​​ ​​ Terman ha condotto, a partire dall’anno 1922, una ricerca longitudinale che comprendeva, all’inizio, lo studio di 1528 ragazzi tra i 9 e i 16 anni, tutti con un Q.I. al di sopra di 135. Questi soggetti sono stati sottoposti a numerosi esami ed a numerosi controlli nell’arco della loro vita. Nel 1955 è stato possibile rintracciare ancora 1396 di essi, di cui il 93% ha collaborato rendendosi disponibile per ulteriori esami ed approfondimenti. Non potendo addentrarci nel presentare i dati di questa ricerca, ci limitiamo a segnalare la risposta data da Terman al quesito che ci siamo posti.

3. Questo studio di tre decadi e mezzo ha dimostrato che il ragazzo s., con poche eccezioni, diviene l’adulto capace, superiore sotto quasi tutti i punti di vista alla generalità. La superiorità del gruppo di s. si manifesta particolarmente nell’abilità intellettuale e nei risultati professionali. Questo non toglie, tuttavia, che il bambino e / o il ragazzo s., soprattutto in quanto precoce nello sviluppo intellettivo, accusi dei problemi di sviluppo. È stata chiamata «sindrome di dissincronia» la difficoltà nata dalla disarmonia tra sviluppo intellettivo e sviluppo affettivo, con manifestazioni di disadattamento che pur non potendosi considerare patologiche, richiedono, comunque, particolari attenzioni da parte degli educatori, siano essi genitori o insegnanti. Esemplificando, si potrebbe dire che il bambino s. coglie «intellettivamente» tensioni familiari o sociali più o meno esplicite, senza avere la maturità affettiva per affrontarle. Il suo sviluppo ne risente producendo disarmonie e forme di disadattamento sociale.

4. Educativamente va detto che nel bambino s. non va sovrastimolata la precocità, ma soprattutto va corretto l’orientamento unilaterale, allargando gli interessi e stimolando il contatto con i coetanei. Senza arrivare alla creazione di classi speciali o differenziali per s. (non ripetendo quanto già faticosamente superato nel campo dell’​​ ​​ handicap), va comunque favorito un arricchimento dei programmi che non significhi né più esercizi sugli stessi problemi né anticipazioni di programmi successivi.

5. Un’ampia analisi riguardante la problematica relativa ai soggetti s. con indicazioni di tipo terminologico, esame dei problemi di adattamento, sullo sviluppo ed i valori da sostenere, su risposte a dubbi e proposte di intervento si trova nel sito svizzero www.scuoladesc.ti.ch s. intellettivi.

Bibliografia

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M. Gutiérrez