PAIDEIA
PAIDEIA
Caratteristica della cultura greca (→ Grecia: educazione) è stata la scoperta e la celebrazione del valore dell’uomo nella sua individualità e nell’insieme delle sue capacità. La sua formazione è designata con il termine p. Esso, pur derivando dalla radice pais (ragazzo), più che il processo e gli interventi educativi attraverso cui il giovane giunge alla maturità e alla perfezione dell’uomo, indica l’ideale stesso della formazione dell’uomo greco, cioè la realizzazione di quel valore umano che, con altro termine, i greci chiamavano areté.
1. Il termine p., per indicare la ricchezza del suo contenuto e le caratteristiche particolari in determinate fasi dello sviluppo della cultura greca, è associato ad altri termini, indicativi di aspetti integranti dell’idealità che esprime. Così i due concetti di kalòs (bello) e agathòs (buono) sono usati per qualificare chi ha raggiunto la formazione ideale dell’uomo. Fin dall’antichità colui che ha realizzato il valore umano è designato con il termine anèr agathòs (letteralmente: uomo buono); agathòi sono chiamati gli aristocratici, in tempi in cui l’areté è ritenuta retaggio dell’aristocrazia. Ma anche il termine kalòs, pur indicando direttamente la bellezza fisica, cui il greco è molto sensibile, è assunto a connotare più integralmente l’ideale della formazione dell’uomo anche nella sua interiorità. I due termini vengono, perciò, fusi insieme, per esprimere più compiutamente nella sua globalità l’ideale di areté, comprensivo della formazione fisica e della formazione civica / etica / culturale. Si parla così, in particolare per l’educazione ateniese, di una p. della kalokagathìa (sintesi di kalòs kai agathòs).
2. Il termine p. è più usato nell’epoca ellenistica (dalla fine del sec. IV a.C.) e risente delle caratteristiche proprie della formazione greca in tale periodo. In esso si ha una rapida e universale diffusione della scuola. Si afferma maggiormente, sulla scia di → Isocrate, il tipo di formazione ispirato all’ideale retorico, in cui predomina l’indirizzo letterario, che, con lo studio degli Autori, congloba i vari elementi di quel sapere generale che è chiamato enkyklios p. Le discipline che compongono il quadro di questa p. sono chiamate enkyklioi. Quando → Roma accoglierà l’influsso determinante della p. greca, gli stessi termini hanno una versione latina: la p. è chiamata humanitas e gli enkyklioi bonae artes o liberales artes. I tipi più rappresentativi di questo ideale, nella sua forma più elevata, sono nel mondo ellenistico il grammatico e il retore; a Roma l’orator. Nella nuova impostazione data dal → Cristianesimo, Clemente Romano parlerà della en Christò p. e della p. tou fobou tou Theoù (la p. del timor di Dio).
Bibliografia
Jaeger W., P. La formazione dell’uomo greco, Scandicci (FI), La Nuova Italia, 1991; Marrou H. I., Storia dell’educazione nell’antichità, Roma, Studium, 1994.
M. Simoncelli