NUOVA SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
NUOVA SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
L’approccio emerge agli inizi degli anni ’70 ad opera di un gruppo di docenti dell’Università di Londra che propugnava la nascita di una n.s.d.e.
1. A loro giudizio, la «vecchia sociologia dell’educazione» sarebbe da identificarsi con il → funzionalismo e le teorie conflittuali. Essa metterebbe l’accento sulle questioni macrostrutturali relative ai rapporti tra il → sistema formativo e le altre istituzioni. La metodologia si caratterizzerebbe per gli studi quantitativi, su campioni numerosi, con tecniche statistiche molto sofisticate. I nuovi sociologi rimproverano alla vecchia sociologia di aver accettato senza discutere le definizioni dei problemi date dagli educatori; inoltre, ne denunciano le tendenze deterministiche e il pregiudizio che solo il quantitativo sia scientifico.
2. La n.s. presenta caratteri opposti: si ispira alla → fenomenologia, all’ → interazionismo simbolico e all’etnometodologia. I temi più importanti sarebbero l’interazione docente-alunno, le categorie usate dagli insegnanti e il curricolo, perché è lo stesso concetto di sapere pedagogico che è divenuto discutibile. Quanto ai metodi d’investigazione, vengono preferite l’osservazione partecipante e quella diretta senza partecipazione.
3. La n.s. ha esercitato una funzione di risveglio poiché ha messo in luce questioni teoriche cruciali, prima ignorate o trascurate, e ha indicato nuovi orientamenti di ricerca. Tra gli apporti più interessanti va ricordata la focalizzazione sugli aspetti micro della scuola e la sottolineatura del protagonismo delle componenti della comunità educativa. Inoltre, è anche vero che i programmi non sono realtà ontologiche o degli a-priori del pensiero, ma costituiscono tra l’altro il risultato di una costruzione storico-sociale che nasce dai rapporti tra i gruppi e le persone e che va studiata con un approccio sociologico: in questo senso è esemplare la teoria dei codici educativi di B. Bernstein (1971,1973,1977).
4. Una carenza grave della n.s. consiste nell’iper-relativismo e iper-politicismo nel senso che cultura, educazione e scienza non vengono definite altro che come il prodotto di elaborazioni sociali e politiche. Un secondo limite è l’accoglimento delle posizioni discutibili della teoria della riproduzione.
Bibliografia
Bernstein B., Class, codes and control, London, Routledge & Kegan Paul, vol. I, 1971, vol. II, 1973, vol. III, 1977; Young M. F. D. (Ed.), Knowledge and control, London, MacMillan, 21980; Morgagni E. - A. Russo (Edd.), L’educazione in sociologia. Testi scelti, Bologna, CLUEB, 1997; Besozzi E., Società, cultura, educazione: teorie, contesti e processi, Roma, Carocci, 2006; Schizzerotto A. - C. Barone, Sociologia dell’istruzione, Bologna, Il Mulino, 2006.
G. Malizia