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ITARD Jean Marc Gaspard

 

ITARD Jean Marc Gaspard

n. a Oraison, Provenza, nel 1775 - m. a Parigi nel 1838, psicologo francese.

1. Allievo di Pinel e seguace di Condillac, I., considerato uno dei primi autori a dare inizio allo studio scientifico dell’orecchio, dopo aver lavorato all’Ospedale militare di Parigi e successivamente alla scuola militare di Val-de-Grâce, redige nel 1821 un​​ Trattato di malattie dell’orecchio e dell’udito​​ ricco di casi clinici accuratamente studiati che rappresenta il primo testo veramente completo di otologia. Il suo interesse per i disturbi dell’udito e della parola, nonché per la reducazione dei deboli mentali, fu risvegliato nel 1789 dal ritrovamento nei boschi di Aveyron di un «bambino selvaggio».

2. I. si dedica così alla reducazione del bambino di Aveyron, considerato da Pinel un «idiota incurabile». Dopo 5 anni, I. che aveva attribuito lo stato del bambino selvaggio alla totale mancanza di azione educativa e che si era riproposto di offrirgli un’educazione e di condurlo alla vita sociale abbandonò il suo compito considerando insufficienti e deludenti i risultati ottenuti. Nonostante i suoi sforzi non era infatti riuscito a promuovere nel bambino di Aveyron i progressi sperati che si limitavano essenzialmente alla acquisizione di alcune semplici discriminazioni sensoriali, al riconoscimento degli oggetti, alla comprensione del significato di alcune parole, alla capacità di collegare nomi a oggetti, nonché a quella di scrivere qualche parola e soprattutto alla tendenza a preferire il contatto sociale all’isolamento. Il bambino, raggiunta la pubertà, non sembrava inoltre ulteriormente educabile. Da questo momento in poi I. si dedicherà, come medico dell’Istituto per i sordomuti di Parigi, all’educazione e istruzione dei sordomuti.

3. I suoi scritti, e i procedimenti adottati nella reducazione del «bambino selvaggio», esercitarono una forte influenza sul suo allievo Séguin e in particolare su​​ ​​ Montessori, che proprio da I. riprenderà gran parte del suo materiale didattico e dei suoi giochi educativi.

Bibliografia

a)​​ Fonti:​​ I.J.,​​ Les premiers développements du sauvage de l’Aveyron​​ (1801); Id.,​​ Traité des maladies de l’oreille et de l’audition​​ (1821). b)​​ Studi: Massimi P. (Ed.),​​ Il fanciullo selvaggio dell’Aveyron, Roma, Armando, 1980; Moravia S.,​​ Il ragazzo selvaggio dell’Aveyron: pedagogia e psichiatria nei testi di J. I.,​​ Ph. Pinel e dell’anonimo della «Décade», Bari, Laterza, 1972; Genovesi G. (Ed.),​​ Rileggendo I. Problemi educativi e prospettive pedagogiche dei Memories, Milano, Adda, 2001; Annacontini G.,​​ Victor e I. tra natura e cultura,​​ Ibid., 2002.

F. Ortu - N. Dazzi