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OPINIONE

 

OPINIONE

Nella considerazione della paideia classica l’o. (dal gr.​​ doxa​​ da​​ dokéo:​​ io ritengo, sono dell’o.) risponde ad una conoscenza piuttosto superficiale e condivisa; contro l’o. un’educazione autentica è in dovere di mettere in atto strategie di verifica e di autenticazione.

1. Il metodo maieutico socratico comprende appunto come prima tappa la denuncia dell’o.: «la domanda» che​​ ​​ Socrate formula magistralmente tende sia a porre a confronto le varie o. per verificarne la contraddizione e quindi l’inconsistenza (​​ Platone,​​ Sofista,​​ 230) sia a denunciare la superficialità che disattende aspetti più profondi e risolutivi della questione. In ambito filosofico il riferimento alle o. altrui, specialmente quelle della tradizione, è sempre stato importante: ha costituito il presupposto su cui articolare un’argomentazione consapevole e rigorosa.

2. Nella più recente riflessione neoscolastica il confronto con le o. ha assunto una sfumatura piuttosto apologetica e talora polemica, dovuta anche al difficile rapporto della riflessione cristiana con la cultura moderna. Nella ricerca contemporanea l’aspetto polemico è notevolmente rientrato: la pluralità delle culture e la consapevolezza della parzialità insita in ogni affermazione ha dato rilevanza alla diversità delle o., di cui si tende a valorizzare la complementarità. Sul piano sociale l’o. pubblica è luogo di raccordo di volontà e di giudizi per effetto di scambi di comunicazioni e di esperienze. Essa appare come elemento unificante l’organizzazione di gruppo e della società per il suo ruolo di controllo e di omologazione dei comportamenti.

3. Sul versante specificamente educativo l’o. assume oggi singolare rilevanza: si è chiaramente avvertita l’importanza che il contesto e l’ambiente culturale assumono nella formazione della persona: donde l’attenzione ai​​ ​​ mass media, come fonte di informazione diffusa che fa o. Anche per quanto concerne l’elaborazione del processo educativo l’attenzione centrata sul soggetto e la sua reale situazione cognitiva ed esistenziale costituiscono il presupposto obbligato per calibrare l’intervento educativo, specialmente là dove si privilegiano metodologie induttive.

Bibliografia

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Z. Trenti