INTERIORITÀ
INTERIORITÀ
Il termine i. viene per lo più inteso nel senso di ciò che è «dentro» l’uomo, la vita spirituale, la → coscienza, la convinzione personale, l’autenticità, in contrapposizione alla vita esteriore dell’individuo nei suoi rapporti sociali con gli altri.
1. La nozione, già propria di → Socrate, di → Platone e dello stoicismo, divenne fondamentale nel → cristianesimo con s. → Agostino, il quale affermò che l’uomo ha dentro di sé la sua più profonda verità: «in interiore homine habitat veritas» (De vera religione, 39, 72). L’uomo interiore coincide per s. Agostino con l’homo spiritualis, perché per il suo spirito è veramente ad immagine di Dio e aderisce alla Verità «nulla interposita persona» (quaest. 51, 4). Con quest’espressione, che ha le sue radici nella Scrittura, s’intende il principio dell’i. – l’homo interior –, che s. Agostino ha intuito in se stesso e ha poi formulato mirabilmente nei suoi scritti, dalle Confessioni alla Città di Dio. In essi si sottolinea la centralità del cuore come luogo intimo della persona, il punto in cui convergono tutte le sue potenze e da cui si dipartono tutte le attività (cfr., tra l’altro, Epist. 147). Il cuore in questo modo è il concetto più sintetico per designare la persona nella sua i. e aprirsi allo spirito di vita di Dio (cfr. Le Confessioni X, 6-8).
2. All’educazione interessa il concetto di i. È lì che l’uomo trova la capacità di rientrare dentro di sé, di andare al di là delle realtà che vede, di comprendere il senso delle azioni che compie e di esprimere la propria identità con libertà senza sottostare alla schiavitù dei giudizi e apprezzamenti della società. Prima di estrinsecarsi nelle sue azioni l’uomo vale per le sue decisioni interiori: egli è profondamente ciò che nella sua i. vuole, odia ed ama. Gli eventi umani non sono se non la proiezione materiale e temporale delle decisioni interiori dell’uomo. L’i. è dunque una chiave fondamentale dell’esistenza umana e una dimensione centrale dell’educazione. Essa, a un livello d’i. più superficiale, condurrà la persona in formazione ad avere un effettivo dominio e libertà sia su quanto le sopraggiunge dall’esterno e possiede un’esistenza indipendente dalla conoscenza che essa ne può avere, sia su quanto tocca la sua coscienza psicologica (idee, sentimenti, ecc.). L’educazione aiuterà la persona a prendere distanza riguardo ad entrambi, a sentirsi libera interiormente, a relativizzarli e a superarli con piena → autonomia, nonostante la forza dei sentimenti e delle emozioni. Ognuno porta in sé, nel suo intimo più profondo, fin dall’inizio del suo esistere, un germe di positività, «l’uomo nascosto nell’intimo del cuore» (1 Pt 3,4). Questo seme (ossia l’io ideale) è ciò che l’uomo nel suo interno vuole e ama. Un’autentica educazione non può assolutamente prescindere da questo seme, che indica la direzione del cammino formativo da seguire. Proprio per questo ha grande valore nell’educazione il principio di s. Agostino: «noli foras ire» (De vera religione, 39, 72). Tutto questo richiede una stretta collaborazione tra spiritualità e pedagogia per la cura e lo sviluppo dei sensi interiori, sui quali la tradizione cristiana ha offerto in ogni epoca un notevole apporto.
3. Il pericolo più insidioso è il soggettivismo radicale, cioè la coscienza che tende a diventare individualista, prendendo i propri sentimenti ed emozioni come misura delle proprie azioni senza nessuna legittimazione oggettiva. Oggi diventa quindi importante e irrinunciabile dedicare una particolare attenzione alla formazione della coscienza personale e un’educazione all’i., fondata sul senso della propria libertà e sulla attenzione rispettosa (seppure non senza confronto e diritto di reciprocità) dell’alterità delle cose, del tempo, degli ideali, della cultura, della società, delle istituzioni, degli altri, di Dio.
Bibliografia
Alessi A., Filosofia della religione, Roma, LAS, 1991; Agostino, Le Confessioni. Introduzione e commento di H. U. von Balthasar, Casale Monferrato (AL), Piemme, 1993; Martini C. M., Cambiare il cuore, Milano, Bompiani, 1993; Goya B., Psicologia e vita spirituale. Sinfonia a due mani, Bologna, EDB, 1999; Bianchi E., Lessico della vita interiore. Le parole della spiritualità, Milano, BUR, 2004.
V. Gambino