educazione alla SALUTE
SALUTE: educazione alla
L’ → educazione comporta non una semplice informazione né solo accorgimenti di tutela passivizzante, ma una valida azione stimolatrice sui singoli soggetti, sui gruppi e sull’intera società, tale da ottenere un’attivazione intelligente di tutte le forze disponibili a promuovere la s. individuale e collettiva.
1. Come concetto iniziale di s. assumiamo quello espresso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e andremo necessariamente ampliandolo ed esplicitandolo per meglio adeguarlo all’argomento trattato: «S. è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale». Non consiste soltanto in un’assenza di malattia e di infermità, bensì in una condizione dinamica che, mentre evita i deterioramenti e gli invalidamenti, tende di continuo a consolidare e a migliorare le condizioni di equilibrio, di benessere e di efficienza sia durante la crescita che nell’età adulta. Nel declino della vecchiaia tenterà di rallentare i processi invalidanti e di conservare quanto più efficienti possibile le energie sia fisiche sia psichiche, in modo che i soggetti anziani possano gestire la loro esistenza con sufficiente autonomia. È ormai un dato acquisito che la s. è un bene sia individuale che collettivo, perciò è interesse di tutti perseguirlo. È un bene a cui si ha diritto e verso cui si hanno dei doveri. L’educazione alla s. dovrà quindi illustrare il valore di tale bene e le modalità più consone per garantirlo contro ogni aggressione. Illustrerà anche le norme di igiene generale e speciale, la valorizzazione dello → sport, della distensione, della capacità di autogratificazione e di eterogratificazione e di qualsiasi altro accorgimento che possa concorrere validamente allo scopo.
2. Come ormai fanno notare molti autori, mantenendo sempre la centralità della persona, l’educazione va portata anche sull’ → ambiente circostante e va intesa come un intervento ordinario quale l’alfabetizzazione e la scuola e non come un intervento straordinario da adottare solo in alcuni casi di emergenza. L’educazione alla s. si propone così di creare una mentalità per cui tutti e ciascuno si sentono invitati a svolgere con dedizione e competenza la propria parte. Occorre altresì una pianificazione, un coordinamento e dei controlli periodici da parte dei responsabili. Il concetto ingloba quello di → prevenzione con cui si intende tutta una serie di provvedimenti atti ad evitare i rischi e le cause di disturbi dell’adattamento e a soddisfare i bisogni autentici con le modalità più adeguate.
Bibliografia
Baronio V. (Ed.), Principi e metodologia dell’educazione sanitaria, Torino, Edizioni Medico-Scientifiche, 1981; Ferrara M. - G. Zincone (Edd.), La s. che noi pensiamo, Bologna, Il Mulino, 1986; Donati P., S., famiglia e decentramento dei servizi, Milano, Angeli, 1988; Casena D., Chiesa e s., Milano, Ancora, 1991; Cairo M. T., Persona e s. Itinerari educativi, Ibid., 1994; Merenda P., Educazione alla s. e scuola, Torino, SEI, 1995; Ghedin E., Quando si sta bene: educazione alla s. e adolescenza, Milano, Angeli, 2004; Qualità della vita ed etica della s.: Atti dell’Undicesima Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita (Città del Vaticano, 21-23 febbraio 2005), Città del Vaticano, LEV, 2006.
V. Polizzi